
Dopo l’inchiesta de Il Centro sulle pensioni del comparto sicurezza, il Conapo ha smentito che i vigili del fuoco godano di privilegi.
Pur seguendo oggi le stesse regole pensionistiche di polizia, carabinieri e altri corpi, i pompieri percepiscono assegni più bassi perché per decenni sono stati pagati meno — tra i 200 e i 300 euro in meno al mese a parità di grado. L’equiparazione retributiva è arrivata solo nel 2020 con un intervento del governo Conte, ma gli effetti sulle pensioni si vedranno solo tra vent’anni.
Inoltre, i vigili del fuoco non usufruiscono delle “maggiorazioni di servizio” riconosciute agli altri corpi: per loro trent’anni di lavoro sono reali. “TV Le regole oggi sono uguali, ma le pensioni no”, conclude il sindacato, rivendicando il costante impegno dei vigili del fuoco nonostante i minori riconoscimenti.